Foundation for World Wide Cooperation
Lake Basin Commission
Donors Conference
for the Revitalisation of Lake Chad
Bologna – Rimini; Italy – april 4th-5th 2014
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“Once the great freshwater resource of Lake Chad is over, the life of more than 30 million people living in the Sahel area will be in danger. For this reason, the commitment assumed by Foundation for World Wide Cooperation with Lake Chad Basin Commission in order to raise funds for the revitalisation of the lake, best interprets the objectives and purposes of the Foundation itself.”
Thus President Roman Prodi commented on the openings of the works of the Donors Conference for the revitalisation of the Lake Chad that has been presented to the press in Bologna on Friday, April 4, at 15.30 in the Cappella Farnese, Palazzo D’ Accursio. The works continued on Saturday, April 5, in Rimini, at the Grand Hotel.
“Not effectively opposed, the drying-up of the lake will cause a far-reaching ecological, economic and human disaster and we will witness the worsening of the already difficult conditions of those populations whose survival is strictly connected to the life of the lake itself, with the danger that the interaction of fragility factors, such as poverty, may arouse new conflicts in that area and threaten the international peace.”
Opening the Conference, Chairman Romano Prodi had read the message from the President of the Italian Republic Giorgio Napolitano.
The initiative continued with the speech of President Romano Prodi before the Heads of State and Delegations of the member countries of the Lake Basin Commission. The President of Mauritania and current President of the African Union, Mohamed Ould Abdel Aziz, the President of Niger, Mahamadou Issoufou, the President of Chad, Idriss Déby Itno, the President of the African Commission, Nkosazana Dlamini-Zuma and former President of Nigeria, Olusegun Obasanjo attended the conference.
Virginio Merola Mayor of Bologna, has brought the regards of the City to the conference attendees.
Among the participants, were present Lapo Pistelli, Deputy Minister of Italian Foreign Affairs, Vasco Errani, President of the Emilia Romagna Region, Vincenzo Stingone, Quaestor of Bologna and Mario Ennio Sodano, Prefect of Bologna.
At the end of the Conference, concluded on saturday april, 5th in Rimini, at the Grand Hotel, the “Declaration of Bologna” of the donors for financing of the five years investment plan for the revitalization of Lake Chad has been approved by the participants.
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The initiative has been organized also thanks to the contribution
of the Banca popolare dell’Emilia Romagna GRUPPO BPER
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Le acque del lago Tchad rappresentavano una delle più importanti riserve idriche dell’Africa
Oggi, a causa del grave processo di inaridimento e della riduzione della sua superficie, rischia di scomparire. Si tratterebbe di un disastro umanitario ed ecologico di portata enorme che coinvolgerebbe oltre 30 milioni di abitanti della regione saheliana. L’interazione di fattori negativi come la povertà, la fragilità degli Stati, le penetrazioni terroristiche e le diversità culturali hanno già provocato guerre e destabilizzazione in molti paesi dell’area. Un aggravarsi delle condizioni ambientali e di povertà non potrebbe che accentuare tali fenomeni in sede locale, con il rischio di uscire da quelle frontiere e minacciare la stessa pace internazionale.
Con urgenza si è posta quindi all’attenzione, non solo africana, la necessità di invertire tale processo con interventi capaci di ridare vita al lago con nuove prospettive di vita e di sviluppo per le popolazioni che abitano in quella regione. L’iniziativa della conferenza di Bologna è stata promossa, con il determinante appoggio della Fondazione per la Collaborazione fra i Popoli e con il personale impegno del Presidente Prodi, dalla Commissione del bacino del lago Ciad, organismo regionale al quale aderiscono i quattro stati rivieraschi: Camerun, Ciad, Niger, Nigeria più la Repubblica Centrafricana e la Libia. A loro sostegno si sono aggiunti grandi paesi che a vario titolo sono interessati all’impresa e cioè il Sudan, l’Egitto, la Repubblica del Congo (Brazaville) e la Repubblica Democratica del Congo (Kinshasa) in qualità di osservatori.
Si tratta di una coraggiosa assunzione di responsabilità dei paesi africani per risolvere un problema di grandi dimensioni utilizzando risorse proprie e con l’intenzione di rivolgere, da Bologna e Rimini un appello alla comunità internazionale perché dagli studi si passi finalmente alla fase degli interventi mirati per il recupero dell’ecosistema devastato. Oltre 60 delegazioni sono state invitate in rappresentanza di tutte le maggiori Istituzioni finanziarie internazionali del mondo. Analogo invito è stato rivolto alle Organizzazioni di cooperazione bilaterale e multilaterale, alle Fondazioni private ed agli Stati maggiormente presenti in Africa con le loro attività economiche. L’Africa sarà rappresentata ai più alti livelli oltre che dai paesi della Commissione anche dal Presidente di turno dell’Unione Africana e Presidente della Mauritania, Sig. Abdul Aziz, e dal Presidente della Commissione dell’Unione Africana, Sig. Nkosazana Dlamini-Zuma.
L’iniziativa si propone la realizzazione di imponenti opere idrauliche e gli interventi di adattamento e miglioramento dell’agricoltura, della zootecnia, delle tecniche di irrigazione e dell’organizzazione del lavoro e della produzione. Sono previsti piani progressivi quinquennali con un costo attualmente stimato di oltre un miliardo di dollari e con effetti che si prevedono particolarmente positivi non solo sul piano della lotta alla povertà e della malnutrizione, ma anche su quello della sicurezza e collaborazione regionale.
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(updated on May 27th, 2014)
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