AFRICA: PRODI, MULTILATERALISMO RICETTA PER INTEGRAZIONE =
(AGI) – Washington, 16 giu. – Una “nuova cooperazione internazionale” fondata sul multilateralismo per sostenere l’integrazione dell’Africa e superare cosi’ i problemi che affliggono il Continente nero. E’ questa la proposta emersa nel corso della conferenza “Africa 53 Stati – Una Unione. Le nuove sfide“, la due giorni di dibattito sulle prospettive di sviluppo africano organizzata dalla ‘Fondazione per la collaborazione tra i popoli’ di Romano Prodi, che si chiude oggi a Washington.
Al centro della discussione, il “momento delicatissimo” attraversato dall’Unione africana, il principale organismo regionale del continente che, sottolinea Lorenzo Zambernardi, consigliere della Fondazione, assiste oggi all’uscita di scena del suo principale finanziatore, la Libia di Muammar Gheddafi. “Questo pone un serio problema dal punto di vista finanziario” rileva Zambernardi ” proprio in un momento in cui l”Unione africana vede aumentare il bisogno di risorse economiche”.
Tuttavia, e” la sua analisi, “il momento di crisi puo’ trasformarsi in una grande opportunita’ per la comunita’ internazionale”, che e’ chiamata a razionalizzare i suoi investimenti nel Continente nero, puntando proprio sull’Ua e sulle altre organizzazioni regionali protagoniste del processo di integrazione politica, economica e sociale. Perche’ cio’ avvenga, “e’ necessaria una maggiore leadership di attori internazionali come l’Ue, gli Usa e la Cina”, nell’ambito di una nuova strategia che punti a “superare il bilateralismo” privilegiando il quadro multilaterale. Un approccio, spiega il consigliere, su cui si e’ registrato forte consenso da parte dei partecipanti al dibattito, in primis il Sottosegretario di Stato americano per l’Africa, Johnny Carson.
Nel corso della conferenza, che si e’ aperta ieri alla presenza di Romano Prodi, si e’ discusso anche dello sviluppo economico e infrastrutturale dell’Africa, fattori a loro volta di integrazione e di progresso democratico del continente.
L’appuntamento di Washington e’ il secondo per la fondazione, dopo la conferenza di Bologna del maggio 2010, e precede quello ad Addis Abeba dell’anno prossimo.