Conferenza sull’Africa a Bologna: Prodi propone un Piano Marshall
Articolo di “RR” su Radio Vaticana del 22 maggio 2010
La disparità esistente tra Africa e Paesi sviluppati “è un problema che riguarda l’intera umanità”. Lo ha dichiarato Romano Prodi, nelle battute conclusive del meeting tenutosi ieri a Bologna dal titolo “Africa. 53 Paesi un’Unione”, organizzato dalla Fondazione per la Collaborazione tra i Popoli, presieduta dall’ex Presidente del Consiglio italiano. Prodi ha auspicato un’ “azione congiunta per la rinascita africana”, rilanciando la necessità di realizzare l’Unione Africana sul modello di altri continenti: “i 53 Paesi africani devono essere un continente a loro misura, senza sacrificare le proprie identità e gli interessi nazionali”.
Al termine del lavori, l’ex premier ha sottolineato la necessità di mettere fine al bilateralismo con i Paesi africani e di mettere in campo una strategia di cooperazione da concordare a livello regionale e continentale: “una sorta di Piano Marshall per l’Africa – ha spiegato – che porti in sé uno spirito in grado di stimolare la cooperazione tra i diversi Stati”. Un po’ scettico sull’idea si è mostrato l’ex presidente del Sudafrica, Thabo Mbeki: “È improbabile che avremo un piano Marshall dai Paesi più sviluppati perchè non sono così spaventati come lo erano all’epoca della guerra fredda tra i due blocchi”.
Il dibattito ha alternato numerosi interventi di esponenti africani a quelli di alti rappresentati del Nord del mondo. Tutti accomunati dall’obiettivo di mettere a fuoco le iniziative migliori per un’integrazione tra i Paesi del continente in marcia verso un unico mercato comune e, con il tempo, verso gli “Stati Uniti d’Africa”.
(R.R.)